“Il governo Musumeci valuti la possibilità di dare istruzioni finalizzate alla stipula di contratti a tempo determinato, a partire dal 1 Aprile 2022, di tutti i lavoratori assunti con avviso di reclutamento del 7 gennaio 2021, permettendo loro di intraprendere un percorso di stabilizzazione all’interno delle ASP”. Fp Cgil Sicilia, consapevole del positivo e qualificato contributo professionale offerto dalle 2500 unità durante questi intensi e delicati mesi di emergenza pandemica, ha scritto una lettera al Presidente della Regione, Nello Musumeci, per sostenere, a ragion veduta, la prospettiva occupazionale del personale che è stato chiamato a svolgere le mansioni ritenute necessarie per avviare la campagna vaccinale, il contact tracing, ricoprire posti vacanti all’interno degli uffici e processare gli esiti dei tamponi effettuati nelle Usca. “Un’attività certamemte utile e preziosa – affermano il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, e la Segretaria Regionale, Concetta Basile – ma rispetto alla quale, desta qualche perplessità la tipologia di contratto utilizzata per il conferimento degli incarichi. Questi amministrativi, pur essendo stati obbligati ad osservare, in tema di campagna vaccinale, le linee guida ricadenti nel comparto sanitario, e nonostante siano soggetti a regole e trattamento pari a quelli dei lavoratori già assunti all’interno delle Asp, sono stati immessi in servizio con contratto di lavoro autonomo e co.co.co. Ad onor del vero, è corretto sottolineare – precisano Agliozzo e Basile – che molti degli amministrativi svolgono mansioni differenti rispetto a quelle strettamente legate all’emergenza pandemica, ricoprendo i posti vacanti all’interno degli uffici già in evidente sofferenza da anni, ma è altrettanto indubbio che questi lavoratori apportano un notevole contributo al buon andamento della pubblica amministrazione, fornendo propri know-how ai dipendenti con cui collaborano ed indicando best practice da adottare in tema di campagna vaccinale, USCA e contact tracing. Quindi è innegabile che lavorando al pari dei lavoratori dipendenti. Insomma, operano, gomito a gomito, da oltre un anno, con chi, a differenza, ha una tutela maggiore sia dal punto di vista contrattuale che normativo. Tenuto conto di tutto ciò, e alla luce della recente approvazione della Legge di Bilancio, all’interno della quale è possibile procedere alla stabilizzazione del personale nel ruolo sanitario, assunto con la stessa procedura adottata da Governo Regionale per l’emergenza Covid – concludono Agliozzo e Basile – sarebbe opportuno e doveroso che la Regione, sulla base anche delle dichiarazioni dell’Assessore Razza, elimini e superi questa evidente discriminazione, pianificando un percorso di stabilizzazione per i 2500 amministrativi”.