“Siamo convinti che nuovo Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria saprà farsi carico della delicata questione legata alle gravi criticità che caratterizzano la vita all’interno delle carceri siciliane”. Fp Cgil Sicilia torna a lanciare l’allarme a seguito dell’ennesimo drammatico episodio che ha consegnato alla cronaca il suicido di un detenuto nella Casa Circondariale di Caltanissetta. “Confidiamo – afferma il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo – nella disponibilità manifestata da Maurizio Veneziano, che ha condiviso a pieno le nostre osservazioni, gettando di fatto le basi per una collaborazione proficua rispetto alle problematiche esposte durante l’incontro di insediamento del Provveditore. In particolare abbiamo focalizzato l’attenzione sulla carenza di personale, ribadendo inoltre – precisa Agliozzo – come le nuove assegnazioni regionali non siano risultate sufficienti neanche per far fronte al turn over. Sotto la lente di ingrandimento pure l’aumento del sovraffollamento carcerario, unitamente alla crescita esponenziale dell’utenza affetta da problemi di natura psichiatrica, di cui tra l’altro, abbiamo rimarcato la mancanza di attinenza del Poliziotto Penitenziario al trattamento di tali soggetti. Nell’elenco delle note negative i pesanti deficit strutturali degli istituti siciliani per i quali sono necessari interventi di ristrutturazione ed automatizzazione. Una serie di problematiche che, unite tra loro, danno vita ad un mix letale che negli anni – conclude Gaetano Agliozzo – ha determinato un forte aumento del fenomeno delle aggressioni al Personale, con effetti devastanti sotto il profilo psicofisico per i Poliziotti Penitenziari, oltre ad una conseguente lesione dei diritti oggettivi e soggettivi dei lavoratori e degli stessi detenuti. Crediamo sia arrivato il tempo di agire, il momento in cui la politica è chiamata a dare risposte concrete e serie anche su questo importante terreno, su cui si misura la tenuta sociale e si pesano i valori di giustizia e civiltà in un Paese democratico”.